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Capraia: l'isola delle api

L’isola

Vegetazione e flora

L’habitat perfetto per le api

L’isola di Capraia, Comune facente capo alla Provincia di Livorno, è situata al limite tra il mar Tirreno e il mar Ligure ed è una delle sette isole dell’Arcipelago toscano; dista circa 64 km da Livorno, 55 km da Piombino, 42 km da Portoferraio, 37 km da Gorgona e 31 km da Capo Corso.

 

Chi sbarca su quest’isola viene colpito dalla tranquillità e dalla quasi totale assenza di cementificazione, caratteristiche che hanno garantito nel tempo il permanere di una natura selvaggia e incontaminata.

Capraia si presenta infatti miracolosamente intatta e selvaggia, ad eccezione del piccolo centro abitato e delle poche costruzioni dell’ex Colonia Penale, il restante territorio dell’isola è dominio incontrastato della macchia mediterranea, dei venti che la spazzano violentemente e della fauna selvatica.

Queste caratteristiche conferiscono all’isola una spiccata vocazione per il turismo naturalistico, pur non rinunciando al classico turismo balneare estivo.

 

In questo senso si inseriscono le iniziative da parte di rilancio delle attività agricole, tramite la concessione, da parte del Comune, dei terreni ad uso civico, e le iniziative svolte da alcune scuole, quali la riapertura e la manutenzione delle vecchie mulattiere e dei muretti a secco esistenti.

 

La vegetazione locale è rappresentata principalmente dalla “macchia alta” in cui dominano il corbezzolo e l’erica, che raggiunge a Capraia il suo massimo sviluppo nelle vallate, in esposizioni fresche sui versanti settentrionali del Monte Arpagna.

La fioritura primaverile degli asfodeli è uno spettacolo tra i più suggestivi dell’isola: dai grandi cespi verdi spuntano scapi alti, sino a un metro, riccamente fioriti di pallidi fiori bianchi con eleganti nervature bruno rossastre, mentre il suolo è letteralmente ricoperto di bianche margheritine.

Il mirto è un arbusto che può raggiungere anche i tre metri di altezza. Presenta fiori molto profumati, bianchi o rosati e ricchi di stami. La fioritura avviene a maggio/giugno. Le bacche del mirto, vengono raccolte per ottenere un infuso in soluzione alcolica molto apprezzato come digestivo. 

 

In questa realtà incontaminata trovano il loro habitat ideale le api, la cui specie è altrove minacciata dall’inquinamento, dai pesticidi e altre specie aggressive. La condizione di parco naturale protetto dal mare fa sì che si presti a creare un ambiente privilegiato per la produzione del miele. Le fioriture della macchia mediterranea donano al miele dell'azienda agricola San Rocco un profumo particolare che ricorda nelle sue note i profumi dell’isola.

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